sabato 25 giugno 2016

Nascita di Venere


In luoghi deserti il vento
di primavera ha suono di conchiglia.
Ascolto assorta i grani della polvere
che scivolano e lasciano la terra
compatta e liscia come una spiaggia.
È come ricercare il proprio corpo
affondato nel mare in altro tempo.
Primavera ritorna con la stessa
voce: già tutta la scorza dei campi
trema: si schiuderanno verdi spume
su tenere membra di donne.
Andranno fiori cogliendo nei prati
con gesti d'alghe marine.
Ma il mio corpo resterà sepolto
in chissà quali sguardi perduti
né più sboccerà rinnovato
dalle onde verdi della primavera.

(Dalla raccolta postuma Voci dal crepuscolo)

lunedì 13 giugno 2016

Strade



A volte,
le lunghe strade dei campi mi tentano,
e vorrei essere un lento
mendicante che fruga nel fosso
con il bastone e siede
sulle pietre miliari;

a volte
le strade malate
delle vecchie città,
coi loro stracci lividi
ai davanzali
e un malinconico strappo là in alto, ch'è il cielo.

Vorrei, con le scarpe guastate,
guazzare lungo i fognoli
tra le bucce contorte dei frutti,
e l'odore dei gatti ed il pianto sottile
di non so chi nell'aria;
il pianto della contrada.

(Nell'ombra, 1948)